Friday, May 26, 2006

Un po' di trash

Mi scuso con i lettori ma ho voluto postare qualcosa di trash che facesse anche ridere.
Questo non e' un blog serio serio, ma serio skazzato. Non e' mia invenzione ma hol'ho trovata in internet.

Ecco quindi a voi


La Cacca

1. MATTUTINA: Senza lode e senza infamia, ha comunque un grande valore psicologico: scaccia tutti i fantasmi della notte e aiuta ad intraprendere con allegria il nuovo giorno.

2. COLLA: La più detestata. Non da particolare soddisfazione ne come
consistenza ne come aroma. Fa consumare una quantità industriale di carta
igienica e obbliga ad usare lo spazzolone.

3. MOUSSE: Anticamente detta BOASCIA, ha un odore forte e genuino. Si manifesta spesso quando si e' un campagna per una passeggiata. Color
nocciola scuro e morbida.

4. CAPRINA: Un vezzo prettamente femminile: detta anche "A PALLETTONI", questo tipo di cacca e' l'unica ad essere anche rumorosa quando arriva a contatto con la superficie della tazza. Non ha particolare odore, e' molto consistente, a forma di chicco di grandine. Colore scuro.

5. BOERO: Consiste nella combinazione tra durissima e liquida: prima si
espelle il "tappo" che frena la caduta della parte liquida. Di vario
colore, sorprende spesso chi non se lo aspetta.

6. MUNGO: Tra le più antiche specie. Lungo, consistente e profumato.
Colore chiaro, corrugato, questo modello ha il pregio di fumare sempre,
anche in estate.

7. TOTEM: della famiglia dei MUNGIDI, ha le stesse caratteristiche del suo antenato. Colore testa di moro, liscio, molto più profumato.

8. ZEPPELIN: Famiglia dei MUNGIDI. La sua particolare grandezza lo pone in cima alla classifica. In alcuni casi si pianta nella tazza e non c'è
verso di spezzarlo.

9. OMBRELLO: Trattasi di cacca pressoché liquida che fuoriesce ad
ombrello. Odore sgradevole, può procurare bruciori.

10. OMBRELLO IMPERIALE: Quando non e del tutto liquida e la sua caduta nella tazza crea simpatiche fantasie di colori e forme.

11. OMBRELLO IN TEMPESTA: Consistente come quello REALE e l'esatto opposto del BOERO: parte con l'ombrello liquido per finire con una sorta di meteoriti che agitano l'acqua della tazza provocando una vera e propria tempesta.

12. THRILLER: Si manifesta per lo più in coda sull'autostrada, colpisce
prima la parte alta dello stomaco. Dopo innumerevoli rimescolamenti
interni e pronta per l'espulsione. L'arrivo all'autogrill e' un sogno.
Accompagnata sempre da copiosa sudorazione spesso non da il tempo
necessario per le operazioni di sistemazione sulla tazza.

13. FULL METAL JACKET: Si capisce già dal primo stimolo: un cazzotto nello stomaco che lascia senza fiato. Di dimensioni enormi, forme
spigolose. La totale fuoriuscita e' spesso associata ad una piccola
quantità di sangue. Lacrima obbligatoria. Psicologicamente liberatoria,
ha in se la stessa sensazione del parto. Spesso ci si affeziona al
prodotto finale.

14. ALBANESE: Non ha particolarità ma viene fatta tra due macchine
nell'estremo momento del bisogno.

15. RAMSES II: Quando viene "mummificato" l'asse per una igienica seduta.

16. CIRCO TOGNI: In assenza di asse ci si arrampica e si sta in equilibrio sulla tazza.

17. KL: Quando non si ha voglia di praticare il CIRCO TOGNI, ci si mette a uovo, con performances degne di nota. Necessita il costante allenamento
dei quadricipiti.

18. ROCCO SIFFREDI: Solo maschile: capita spesso di mattina quando
coesistono erezione e stimolo della cacca: si pratica il KL ma seduti
sull'asse per controbilanciare.

19. EDERA: Questo simpatico modello non si stacca mai. Bisogna essere
allenatissimi nell'esercizio pubo-cocigeo per "tagliare" il parassita.

20. MAMBA NERO: Dimensioni piccolissime, colore nero, odore fortissimo.

21. BABY BOOM: Si manifesta dopo il cappuccino, ha l'odore della cacca dei poppanti, colore chiaro, consistenza media.

Wednesday, May 24, 2006

Il ponte sullo stretto e' una mangiatoia larga?

E' vero, gia' il titolo e' un po' fazioso.
Non ho idea di cosa ne pensiate voi del ponte sullo stretto di Messina. Io comunque ho parzialmente cambiato idea.
Devo ammettere che in precedenza pensavo che il ponte sullo Stretto fosse solamente un ringraziamento di Sforza Italia ad alcuni amichetti mafiosetti siciliani. Sulla base di questo preconcetto ero portato a ritenere che il ponte sullo stretto fosse da rifiutare e basta, senza mezzi termini. Ora mi accorgo che forse non e' da rifiutare e basta, ma credo che qualcosa di buono vi sia, per la popolazione onesta della Sicilia.
Ritengo che il problema dello stretto, con grande sovra-semplificazione, possa essere ricondotto a tre punti fondamentali:
1. il problema mafioso: sapete dei paradisi parlamentari di Provenzano e 'ndrangheta?
2. il problema sociale che puo' avere una regione insulare.
3. il problema scientifico: vi ricordate che quella e' zona sismica?

Analizziamo i primi due punti contemporaneamente perche' sono indissolubilmente connessi.
La Mafia e' assenza di Stato, per cui nei punti in cui lo stato latita interviene la mafia. Aiuta famiglie, costruisce case, fa funzionare citta', paesi, gestisce appalti e chi piu' ne ha piu' ne metta, ammazza gente scomoda e cosi' via. Inutile dire che la maggior parte degli appalti dello stretto saranno controllati dalla mafia e dalla 'ndrangheta (lo si sa gia'... chissa' perche'...). Tutto sommato ad una regione fa comodo essere piu' facilmente connessa ad un continente, perche' apre le menti e permette di prendere in considerazione molti piu' scambi commerciali, culturali. Diciamo che un'opera di questo tipo puo' aiutare a far ripartire una zona disagiata come quella meridionale (la famosa questione meridionale). Quest'opera e' pero' gestita dalla mafia e quindi inevitabilmente "sporca".
Ma non potremmo pensare per una volta che una cosa, sebbene costruita su basi sbagliate, possa aiutare a sconfiggere uno stato di isolamento che aiuta la mafia stessa? Quello che intendo e' che questo ponte, sebbene costruito dalla mafia, possa aiutare a sconfiggere la mafia a lungo andare.
Il terzo quesito e' il problema scientifico. Il ponte verra' costruito in una zona sismica, e anche i giapponesi, dall'alto della loro esperienza al riguardo, hanno sconsigliato un'opera del genere. Infatti una cosa e' avere mattoncini Lego di cui puoi farne cio' che vuoi, una cosa e' fare un ponte sullo stretto di Messina. Quindi questo ponte non sa da fare, non si deve fare se c'e' la possibilita' che fra vent'anni venga abbattuto da un terremoto.

Concludendo diciamola cosi':
se lo stretto non fosse zona sismica, il ponte andrebbe fatto per eliminare la mafia

lo stretto e' zona sismica e quindi il ponte non va fatto, e non quindi a causa della mafia.

Vuoi vedere che la mafia lo vuole costruire proprio perche' sa che il ponte potrebbe essere distrutto? Lo prende come investimento... a costo di vedere la sua forza diminuita.

Ciao, a presto

Wednesday, May 17, 2006

La mia sull'articolo del 13/05/2006

Tutti coloro che leggono questo blog sanno di cosa si sta parlando.
Quindi vediamo di fare mente locale e di chiarire diversi aspetti di questo articolo.
L'articolo parla di una situazione conosciuta, risaputa, chiaramente classificata socialmente, drammatica e preoccupante che e' documentata ampiamente da libri etc etc etc...
Una persona che usa il cervello (che non e' fuggito dalla calotta cranica) sa che quando si legge un articolo-intervista si deve distinguere tra le seguenti cose (programma di italiano di seconda media inferiore):

1. titolo, solitamente di tipo sensazionalistico che deve cogliere l'attenzione del lettore;
2. sottotitolo, inquadramento del contesto sociale;
3. le parole del giornalista e quello che pensa;
4. le parole dell'intervistato.

Il titolo e il sottotitolo presentano la situazione come tipica del Sulcis.
Il giornalista parla dell'argomento ponendo in luce il fatto che i neo laureati devono affrontare uno sradicamento affettivo e sociale per poter trovare lavoro.
L'intervistato risponde alle domande (che eventualmente gli sono state rivolte) delineando efficacemente, prontamente e con grande diplomazia (qualcuno avrebbe potuto rispondere utilizzando il turpiloquio) la situazione che si presenta a tutti i neo laureati. Si tenga ben presente con grande diplomazia, infatti lui non si sta praticamente lamentando, e parla di cio' come di una tappa obbligata, necessaria ma che comunque determina delle rinunce,positive o negative che siano. E' infatti il giornalista che utilizza parole forti e va al sodo della faccenda.

Questo articolo ha suscitato grande scalpore tra i prof del dip di Tisica (i ricercatori sono sempre meno e i finaziamenti inconsistenti, la si puo' chiamare cosi' in Italia).
Alcuni ridono e alcuni dicono che non ci si puo' occupare di superstringhe ad Iglesias.
Ma allora e' necessario un corso intensivo di italiano?
1. L'intervistato non vuole occuparsi di stringhe a Iglesias! Solo un imbecille vorrebbe fare questo!
2. La situazione e' presentata come tipica del Sulcis, ma ormai lo sanno banchi, sedie, computer, muri, porte, finestre, che questa e' una situazione di tutti i neo laureati ITALIANI.
3. L'intervistato non vuole mettere radici secolari ad Iglesias, ma dice una cosa che e' sotto gli occhi di tutti: dalla Sardegna partono tutti i giovani per una formazione post-lauream (doverosa per la crescita intellettuale di un ricercatore) all'estero, ma NON SANNO SE POTRANNO TORNARE PER FARE QUELLO CHE SANNO FARE. L'intervistato non vuole portare il CERN a Ginevra, sa benissimo che le sue conoscenze non sono spendibili direttamente nel mondo del lavoro a Iglesias, dice semplicemente che si stanno chiudendo tutte le porte (la si ricorda la riforma a costo zero della Moratti?).
4. La situazione sarda e' anche piu' drammatica di quella italiana in generale. L'industria non e' mai esistita, l'agricoltura e' in totale decadenza e non c'e' piu' gente che vuole lavorare la terra, non si puo' vivere di solo turismo. E' naturale che le nuove generazioni sarde sentano il peso di questa situazione, infatti se se ne vanno qui non rimane niente: solo una popolazione di via di invecchiamento e quella sarda e' tra le piu' longeve (della serie lunga agonia della Sardegna).
5. I professori non dovrebbero ridere dicendo che l'intervistato si sta lamentando. Io non sono il diretto interessato, ma mi sto incazzando come una bestia da parte sua perche' so quello che ha dovuto sopportare in questi anni di eccellente carriera universitaria. Alcuni non dovrebbero neanche girare per il dip. Bisogna leggere bene l'articolo... cazzo! Infatti e' colpa anche dei professori se esiste questa situazione, e quindi vediamo di non dirci cazzate per piacere.

Detto questo ciao a tutti

Friday, May 12, 2006

Richiesta di spiegazione

Dagon ha detto di non aver compreso le mie parole su quanto ho detto sulla lettura di un libro. Io rispondo con un post perche' voglio che sia chiaro a tutti cosa penso al riguardo.
La parola "lettura" racchiude, secondo me, un concetto che va oltre la seguente serie di azioni: 1) inizio a leggere un libro, 2) sto leggendo un libro e sto ragionando su quello che sto leggendo, 3) ho finito di leggere un libro e credo di aver capito (diciamo nel giro di qualche giorno) tutto di quel libro. Per la maggior parte delle persone, secondo me, questa e' la maniera standard di intendere "la lettura di un libro".
In me (cioe' nella mia testa) i personaggi di un libro continuano a giocare i loro ruoli, quasi fossero vivi, e diventano praticamente immortali perche' e' soltanto in molti mesi che io riesco a cogliere tutte le sfumature dei loro caratteri. I personaggi di un libro mi parlano in continuazione delle loro azioni e dei loro pensieri.
Quindi:
1) non mi serve un vocabolario per comprendere il 50% di cio' che sta scritto in un libro;
2) non voglio evitare di prestare un qualsivoglia libro a qualsivoglia persona che me ne fa richiesta;
3) sono stato troppo ermetico nello spiegare quello che pensavo;
4) i personaggi mi "parlano" di loro per molti mesi dalla fine della lettura fisica di un libro e io non sono schizofrenico;
5) non avevo la pretesa di voler comunicare ai lettori di questo blog una verita' o una rivelazione, non credo di aver scritto qualcosa di eccezionale, puo' essere una banalita' per molte delle persone che leggono questo blog (cioe' io e alcuni che sanno dell'esistenza di questo blog). Un blog ti permette di scrivere cose che possono essere delle banalita', ma che comunque sono tue, solo tue. La maggior parte dei blog hanno come loro nucleo centrale cose scontate.

Saluti a tutti e buon fine settimana

Monday, May 08, 2006

Noggi, Liraudo e Cettega

Ta lastima innanzitutto se alla Giuve tolgono diversi titoli conquistati in questi anni.
Sta per cominciare una nuova settimana di studio e sono gia' stanco di tutto questo studio. L'importante e' stringere i denti e andare avanti. La passione per la materia che studio e' cio' che mi sorregge, e forse anche l'ansia che e' necessario trovare un lavoro, o comunque una occupazione, dopo la laurea.

Cambiamo discorso.
Per me la lettura di un libro non termina nel momento in cui leggo l'ultima riga: puo' continuare anche per diverse settimane dal termine della lettura. Questo e' una cosa molto bella perche' e' come se giorno dopo giorno il libro prendesse la giusta forma e raggiungesse la giusta collocazione nei nostri pensieri. Circa due mesi fa ho finito di leggere "Paese d'ombre" di Giuseppe Dessi'. E' un bel libro, anche se il personaggio principale e' un po troppo positivo. Mi piace comunque questo Angelo Uras che si impegna per migliorare quello che lo circonda, e soprattutto e' ammirevole perche' lo fa nonostante certe avversita' che colpiscono la sua famiglia. E' bello pensare che, come c'e' scritto nel libro, "a capidanni" (settembre) succedono le cose belle, perche' ti comunica una speranza che tutti noi dovremmo avere nei nostri cuori: la speranza del miglioramento dopo tanto impegno.
Ci risentiamo presto

Friday, May 05, 2006

Nuove sul titolo del blog

Oggi dopo lunga assenza ho deciso di dare un nuovo indizio sul titolo del blog. La rodopsina e' una proteina recettoriale che permette agli animali di vedere.
In questo periodo sto studiando come un maiale per cui non e' che abbia molto da dire. Oggi avrei voluto vedere al cinema l'ultimo film con Collin Farrel: "Chiedi alla polvere", ma a Cagliari, nel cinema in cui ho lo sconto lo hanno programmato per una sola settimana e quindi, come si dice ad Oxford, sono rimasto inculato e non posso andare a vederlo. In pratica i film di un certo spessore non vengono trasmessi a lungo, e infatti in programmazione ci sono quelle cagate di Scary Movie 4000 e Mission Impossible 3000 (in questo film Tom Cruise cerca di mettere incinta Nicole Kidman e non ce la fa perche' lei gli stacca il pene a morsi per vendicarsi del fatto che e' riuscito a mettere incinta Katie Holmes).
Ho sentito che quelli della sinistra vogliono candidare F'Olema alla presidenza della repubblica. Io credo che sia una cazzata, perche' non ci dovrebbe essere un figlio di papa' sessantottino che lanciava molotov sui carabinieri (figli di operai e agricoltori). Questo lo disse un certo Pasolini e non un fascista... ricordiamocelo tutti!!
Io torno alle mie sudate carte
Pobate! (a nessuno perche' non c'e' nessuno che mi legge)