Joseph Conrad TIFONE
Chi e' Joseph Conrad? Il vero nome e' Joseph Teodor Konrad Nalecz Korzeniowski, un ucraino, naturalizzatosi inglese, capitano della flotta mercantile britannica. Fine ultimo della sua produzione letteraria e' la ricerca dell'obbiettivita', della descrizione precisa degli accadimenti, che permetta al lettore di inserirsi nelle situazioni che vivono i personaggi delle vicende. Lo scenario delle vicende e' sempre una nave. I protagonisti sono sempre i membri dell'equipaggio che si ritrovano a gestire la loro vita in balia degli elementi naturali.
Questo racconto parla semplicemente del comandante MacWhirr e del I ufficiale Jukes che si trovano a gestire la nave mercantile Nan-Shan e il suo equipaggio durante un tifone. Verrebbe quasi da sbadigliare. Sebbene questa sembri essere una banale vicenda, e' tutt'altro che scontata. Non tanto perche' pochi di noi hanno visto un tifone (se non in tv), ma perche' l'autore vuole farci comprendere che su una nave si puo' valutare il valore di un uomo, la dedizione al dovere, la tenacia e l'importanza della collaborazione tra uomini. La nave come microcosmo che deve evolvere nella direzione migliore per tutti, nella direzione che permetta una dignitosa sopravvivenza per tutti. Un microcosmo retto da un comandante, che ne gestisce le sorti accollandosi il peso delle responsabilita'.
In questa maniera questo racconto ci parla di noi. Cosa siamo noi se non elementi di una squadra? Noi, sapremmo dare il massimo per una giusta causa? Sapremmo misurarci con i nostri limiti? Come possiamo conoscere i nostri limiti se non ci esploriamo, se non ci mettiamo alla prova?
Interrogativi suscitati da un semplice racconto lungo che, con il pretesto di un Tifone, invita a sondarci per rinnovarci e migliorarci, forse. O solo per sopravvivere?
Questo racconto parla semplicemente del comandante MacWhirr e del I ufficiale Jukes che si trovano a gestire la nave mercantile Nan-Shan e il suo equipaggio durante un tifone. Verrebbe quasi da sbadigliare. Sebbene questa sembri essere una banale vicenda, e' tutt'altro che scontata. Non tanto perche' pochi di noi hanno visto un tifone (se non in tv), ma perche' l'autore vuole farci comprendere che su una nave si puo' valutare il valore di un uomo, la dedizione al dovere, la tenacia e l'importanza della collaborazione tra uomini. La nave come microcosmo che deve evolvere nella direzione migliore per tutti, nella direzione che permetta una dignitosa sopravvivenza per tutti. Un microcosmo retto da un comandante, che ne gestisce le sorti accollandosi il peso delle responsabilita'.
In questa maniera questo racconto ci parla di noi. Cosa siamo noi se non elementi di una squadra? Noi, sapremmo dare il massimo per una giusta causa? Sapremmo misurarci con i nostri limiti? Come possiamo conoscere i nostri limiti se non ci esploriamo, se non ci mettiamo alla prova?
Interrogativi suscitati da un semplice racconto lungo che, con il pretesto di un Tifone, invita a sondarci per rinnovarci e migliorarci, forse. O solo per sopravvivere?
Labels: books
7 Comments:
Conrad mi dava giĆ l'idea di un avventuriero, nonostante a scuola non sia stato materia di studio letteraria, ricordo soltanto qualche sua immagine sui libri di letteratura...
Purtroppo sono abbastanza avverso ai testi letterari tradotti, specialmente se dall'inglese, unica lingua che posso sperare di comprendere (a parte l'italiano); questo fa di me un lettore dotato di un repertorio molto piccolo. Tu invece hai una marea di autori letterari di cui parlare! Ma come fai?
Ti ringrazio per questo complimento, ma diciamo che per certi aspetti vivo di rendita perche', per quanto riguarda i classici, ho ereditato (con mio fratello) circa un 100-150 libri dai miei genitori. Io, di mio, ho circa 60-70 libri tra contemporanei e classici. Fra un po' comunque scrivero' a proposito di un altro libro...
Complimenti per il blog e per i post!Ti invito a visitare il mio blog ciao
Well written article.
Perche non:)
Perche non:)
La ringrazio per Blog intiresny
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