Monday, May 08, 2006

Noggi, Liraudo e Cettega

Ta lastima innanzitutto se alla Giuve tolgono diversi titoli conquistati in questi anni.
Sta per cominciare una nuova settimana di studio e sono gia' stanco di tutto questo studio. L'importante e' stringere i denti e andare avanti. La passione per la materia che studio e' cio' che mi sorregge, e forse anche l'ansia che e' necessario trovare un lavoro, o comunque una occupazione, dopo la laurea.

Cambiamo discorso.
Per me la lettura di un libro non termina nel momento in cui leggo l'ultima riga: puo' continuare anche per diverse settimane dal termine della lettura. Questo e' una cosa molto bella perche' e' come se giorno dopo giorno il libro prendesse la giusta forma e raggiungesse la giusta collocazione nei nostri pensieri. Circa due mesi fa ho finito di leggere "Paese d'ombre" di Giuseppe Dessi'. E' un bel libro, anche se il personaggio principale e' un po troppo positivo. Mi piace comunque questo Angelo Uras che si impegna per migliorare quello che lo circonda, e soprattutto e' ammirevole perche' lo fa nonostante certe avversita' che colpiscono la sua famiglia. E' bello pensare che, come c'e' scritto nel libro, "a capidanni" (settembre) succedono le cose belle, perche' ti comunica una speranza che tutti noi dovremmo avere nei nostri cuori: la speranza del miglioramento dopo tanto impegno.
Ci risentiamo presto

2 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Ascolta, Libano, secondo me dovresti spiegare meglio perché la lettura di un libro non finisce nel momento in cui leggi
l'ultima riga... Cosa vorresti dire? Che hai bisogno di consultare il dizionario per capire il 50% di quello che hai letto? Oppure che, pur di non prestare il libro ad un tuo conoscente, gli dici che il libro
non l'hai ancora finito?

7:21 PM  
Anonymous Anonymous said...

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»

11:12 PM  

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